1985…..  e Eging fu

 

Nell’ormai lontano 1985 cominciai questa fantastica scoperta e avventura dell’Eging.

A quei tempi non vi era la tecnologia di oggi, ma certamente vi erano molte più prede; il mare era più pulito, meno plastica, pochi rumori, e molte meno barche che pescavano a livello industriale. Ma soprattutto perché l’inverno pochissima gente pescava.

L’eging che si praticava una volta, ossia da metà degli anni ’80, era in realtà uno spinning. Le prime totanare, le vidi portare da un ragazzo che faceva il Carabiniere di leva proveniente dalla Capitale. Per sua  fortuna, vista la sua grande passione per la pesca e per il mare fu inviato sull’Isola di Capraia (LI) a fare i suoi 12 mesi che doveva allo Stato Italiano come servizio di leva. 

Subito ci fu grandissimo interesse da parte di tutta la popolazione della piccola Isola, che vide diventare alla portata di tutti un tipo di pesca che fino a quel giorno si praticava solo dalla barca, e che pertanto escludeva tutti coloro che ne erano sprovvisti, quindi costretti a comprarseli per poterli degustare. Fu una rivoluzione nel mondo della pesca e fu anche una rivoluzione sociale. Infatti terminato il lavoro gli abitanti di Capraia si riunivano su quel piccolo tratto di molo interno al porto mettendosi l’uno accanto all’altro spesso non sopportandosi, ma accumunati da un'unica passione: la pesca dei calamari.

Con la loro lenza a mano, facevano roteare l’artificiale per tre o quattro volte e poi lo lanciavano dove speravano fi fosse la loro “Preda/Cibo”.

Il bello è che questa tecnica di pesca si poteva fare anche quando le condizioni del mare non permettevano alle barche di andare in pesca, poiché praticata all’interno di un porto, quindi spesso al riparo da vento e onde.

Chi come me veniva dallo spinning in fiumi e laghi a quei tempi iniziava a vedere le prime belle canne in carbonio spesso intrecciato con Kevlar. Pertanto per raggiungere distanze maggiori, iniziai ad adoperare la canna che sotto vedete in foto: una Browning Space 180, per quel tempo un vero concentrato di tecnologia.

 

 

 I risultati si videro subito in termini di numeri e grandezza dei cefalopodi. Allora calamari e seppie attaccavano davvero ogni cosa che si muoveva. I primi egi (totanare) che arrivarono in Italia erano le Yo Zuri di cui metto sotto una foto. La misura era solo 2,5 pollici, i colori erano pochi, rosso, blu, verde, arancio. Erano ricoperte da un tessuto luccicante colorato setato. Le totanare erano fatte di legno(balsa) piombo rigorosamente squadrato, era assente l’anello in testa, sostituito al tempo da un cappio fatto di cordino, le fiamme posteriori erano molto piccole.

Solo dopo poco apparve Yamashita con le sue prime totanare molto più grandi, fatte anche queste di legno, ma ricoperte da una laccatura bianca che poi veniva ricoperta per la metà superiore da un colore, rosso o verde o blu. Si videro allora al posto del cappio in testa le prime girelle, montate con una specie di “Morso di Cavallo” esterno, molto brutto da vedersi. Inutile dire che i numeri che allora si potevano fare erano pazzeschi, ma fatta una giornata ottima, spesso per molti giorni non si andava più. Non esistevano gare o ritrovi di eging, i primi video su questa tecnica, effettuata con il Japan Style, comparvero intorno al 2010 sulla TV Shimano che allora non pubblicava su Youtube ma solo sul loro sito, al quale accedevi solo dal catalogo Shimano on line nella sezione Japan.

Le prime manifestazioni in Italia, dove si effettuava una gara vera e propria, con categorie “Terra” e “Mare” risalgono al 2000 in occasione della prima sagra del Totano ( così in Toscana chiamano i calamari) sull’Isola di Capraia. Entrambe le categorie si confrontavano in 3 ore di pesca. I primi dal pontile di attracco del traghetto i secondi, spesso composti da pescatori professionisti, con le barche in un campo limitato e con barche giudice. Tutt’oggi questa manifestazione salvo condizioni particolari meteo, o come questa del Covid 19, permane ed è stata aggiunta la categoria “Barche a vela”. Posso dire a testa alta e ne sono veramente orgoglioso del fatto che trascorsi 20 anni di questa bellissima manifestazione, ad oggi nessuno mi ha mai battuto per numero di catture in gara da terra, e per numero di podi conquistati. Tanto che qualcuno ha modificato il regolamento pur di cercare di non farmi più vincere, ma questa è un’altra storia.

Nei primi anni 2000 le totanare si erano molto sviluppate ,anche se, come modelli, in Italia non arrivava molto dall’Impero del Sol Levante.

Da poco mi ero trasferito in Sicilia,(1998) e notavo che nessuno pescava con la tecnica che adottavo io, ma per pescare i calamari utilizzavano le tecniche più disparate e devo dire anche molto  redditizie.

Infatti spesso con una canna bolognese, mettevano a fine armatura un temolino piombato da fiume e poi sopra tre, quattro o addirittura cinque pesciolini con cui normalmente si pescava dalla barca. Il tutto veniva lanciato e recuperato strusciando sul fondo.

Cosi abitando a Catania, coinvolsi un amico negoziante ad investire su questo settore che da lì a poco avrebbe preso letteralmente il volo. Lo indirizzai a prendere e a trattare i marchi migliori, arrivarono così in Sicilia le prime canne da Eging di cui fui il primo proprietario, testandole per cercare di capire pregi e difetti.

Ancor oggi quando ci incontriamo con questo amico negoziante, mi ringrazia per averlo spinto in questo settore della pesca. Fu proprio con l’arrivo delle prime canne Eging, che conobbi “Il Guru” Stefano Corsi, allora Pro Staff Yamashita, ed insieme a lui il mitico Eisuke Kawakami con il quale rigorosamente in inglese ebbi modo di scambiare opinioni e pareri in merito all’Eging.

Le prima manifestazione/raduno di Eging venne organizzata a Reggio Calabria ad opera di un negoziante molto addentrato in questa tecnica, un grande amico e uno dei meglio forniti di totanare e attrezzature eging, supportato dal brand  Yamashita. Fu un vero successo e da quel giorno in poi, iniziarono tutte le manifestazioni organizzate dalle varie Aziende del settore, sino ai giorni che precedettero questo Covid 19.

Oggi di totanare, o egi (a proposito si pronuncia Eghi ) che dir si voglia ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dozzine di colori fantasia, fosforescenti e non, colori natural, pesi diversi a seconda delle correnti passando da degli shallow (leggeri)a dei deep (per profondità maggiori o per correnti più intense).

 

                                 

  

                 

Non scordiamoci tutti coloro che auto costruiscono per se stessi o per venderli.., i primi che iniziarono l’autocostruzione in Europa furono gli spagnoli, poi molti ragazzi in Italia hanno seguito queste orme. Oggi costruttori abilissimi fanno capolino dall’Indonesia con modelli straordinari.

Un saluto a tutti gli amici di Sud Pesca

Paolo Gavazzeni

    

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